La storia dentro ad uno schermo.

Mi sono sempre piaciute le mostre, e non appena una mia collega mi ha proposto di andare a visitarne una, per di più gratis, non ho saputo dire di no.

E’ incredibile che si parli della TV come il satana del nuovo millennio. Un mezzo di controllo di massa, un mezzo di cui avere paura e da mettere al rogo. Questa ipotesi non è del tutto infondata, ma, come per internet, anche la TV ha i suoi pregi. La televisione ha saputo e sa unire, informare, intrattenere milioni di persone. Per non parlare della radio: oggi solamente una voce di sottofondo per i lunghi viaggi in auto, la radio è stata il “ponte” che ha reso un po’ più cittadini del mondo i nostri nonni; un mezzo attraverso il quale molti hanno saputo levare la propria voce al di sopra della feccia che li sommergeva fino al collo (vedi Peppino Impastato).
Tutto questo me lo sono ricordato oggi aggirandomi davanti a quegli schermi. “La RAI racconta l’Italia” è una mostra che spazia da temi frivoli come le piume e le paillettes degli abiti delle più famose soubrette italiane, alla storia dentro ad uno schermo: lo sbarco sulla luna, l’avvento della Seconda Repubblica, interviste ad intellettuali…
Gli archivi della Rai non sono cosa da sottovalutare: ore e ore di televisione, che racconta l’Italia e gli italiani; il tutto in 8 sezioni: Spettacolo, Scienza, Cultura, Politica, Economia, Società, Sport e Informazione; introdotte da personaggi come Emilio Ravel, Piero Angela, Andrea Camilleri,Arnaldo Plateroti e Bruno Pizzul. E poi, interviste ai premi Nobel e le esilaranti Interviste Impossibili, tanto in voga negli anni ’70.
Un viaggio meraviglioso attraverso gli ultimi 60 anni della RAI e dell’Italia.

Quando e dove:
Roma, Complesso Del Vittoriano
31 gennaio – 30 marzo 2014

Milano, Triennale
29 aprile – 15 giugno 2014

21 pensieri riguardo “La storia dentro ad uno schermo.

  1. Kate è vero, questo mezzo di comunicazione ha tanti difetti , ma non possiamo dimenticare anche qualche vantaggio… La compagnia che ci può fare nei momenti meno felici della nostra vita o per una malattia e qualche programma gradevole che ci ha accompagnato.. Io non sono una sua fedele seguace, ma la mostra deve essere parecchio interessante Ho scoperto il tuo blog da Valeria e mi ha fatto molto piacere venirti a trovare .. Se permetti mi iscrivo , felice se vorrrai ricambiare..http://rockmusicspace.blogspot.it/ Un abbraccio serale!

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  2. Purtroppo abito lontano da Roma e non vicinissima a Milano… però magari per maggio potrei riuscire ad organizzarmi, perché sembra davvero interessante.Riguardo al ruolo della televisione e della radio, secondo me i mezzi di comunicazione, in sé, non sono né buoni né cattivi… sono appunto dei mezzi e quindi dipende tutto da chi li usa e da come vengono usati.

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