Ho sempre pensato che non ha alcun senso imparare la lingua di un popolo se poi non ti va di entrare in contatto con i suoi usi, costumi e cibi tipici. Come i frequentatori abituali del mio blog sanno, studio russo da circa un anno (qui il post dove ne parlo: Studiare il russo? ), ma purtroppo non sono mai riuscita ad entrare davvero “in contatto” con la Russia. Oggi però, mi sono decisa a compiere il primo passo. Grazie all’utile suggerimento della mia insegnante di lingua, sono riuscita a mettere le mani su qualche (ben pochi, a dire il vero) prodotto gastronomico russo. Abitando a Roma, la cosa non è stata difficile: basta fare un giro nelle vicinanze della stazione Termini, e il gioco è fatto.
Ero veramente spaesata all’inizio (deve essere stato l’odore): prodotti dai nomi incomprensibili dappertutto, poi qualcosa ha cominciato a tornare e ho trovato qualcosa di interessante.
Come ho già detto ho preso davvero poco: del квас (kvas) e due confezioni di пряники (prjaniki), prodotti conosciuti grazie a questo carinissimo video di una delle mie “insegnanti” preferite, Tanyusha Privet ( clicca qui per il video).
Il kvas, bevanda gassata e analcolica popolarissima in Russia, ottenuta dalla fermentazione del pane di malto è venduta in strada e contenuta in una piccola cisterna di questo tipo:
Ma ecco la versione commercializzata. A convincermi a comprare questa roba è stato, ad essere sincera, il prezzo irrisorio: solo 79 cent per mezzo litro. Beh, a quel prezzo, avrei anche potuto buttarla se disgustosa.
Ovviamente, prima di scrivere questo post, ho convinto me stessa e altre due cavie a degustare il prodotto. Le impressioni sono state le seguenti:
Io: sapore strano, intermedio tra quello del té e quello della birra (??), pensavo peggio.
Cavia 1: mi aspettavo di peggio dato l’odore strano, ma da bere solo a piccoli sorsi.
Cavia 2: che schifo /ma che roba è/ perchè me l’hai offerta!
Dopo aver provato il kvas, passare ai prjaniki è stato rincuorante. I prjaniki sono dei dolci di panpepato (tipicamente natalizi a quanto sembra) che si possono trovare in una marea di gusti diversi: si passa dalla vaniglia al gusto mora o banana.
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Questo era l’angolo dedicato ai prjaniki. Come potete vedere, ci sono moltissimi gusti, e non sono riuscita neanche a fotografare lo scaffale per intero! |
Devo dire che scegliere quali gusti prendere non è stato facile, tanto che ho dovuto chiedere al commesso qual era il gusto “più russo di tutti”. Alla fine ho scelto cannella e gusto “polo nord” (secondo il commesso questo era il tipico gusto russo. Vabbè.).
Io: molto dolci, buonissimi
Cavia 1: buonissimi, ma dopo il terzo comincia a tappartisi lo stomaco
Cavia 2: niente di speciale, in Sardegna li fanno uguali e pure meglio!!
Il gusto polo nord me lo tengo come jolly per la sera della vigilia di Natale, quando, dopo esserci abbuffati di zippuli alla ‘nduja e trippiceddi, io me ne uscirò con la fatidica domanda “Chi vuole provare i prjaniki alla polo nord?”, facendo impallidire zii e nonni, e imbarazzando mia madre che si scuserà dicendo che non sa cosa ha sbagliato con me. Ma questa è un’altra storia.
Questo è tutto quello che ho comprato. Più che altr
o, il mio è stato giusto un giro per ambientarmi nel posto dove andrò a buttare i miei soldi nel 2015. Ho già in mente di comprare la barbabietole rossa per il борщ. Tremate.
Molto interessante questo giro “gastronomico” in Russia!I gusti tipici di altri paesi possono essere davvero molto diversi dai nostri e a volte spiazzanti. A me è capitato con i salmiakki, liquirizia salata tipica della Finlandia. Penso di essere l'unica italiana a cui piacciono, perché tutti gli altri a cui li ho fatti assaggiare dicono che sono disgustosi xDA proposito, per mantenere i contatti con la Russia, potresti trovare un amico di penna russo. Io ho conosciuto una ragazza finlandese tramite il sito penpal-gate.net e ci scriviamo mail da quasi un anno e mezzo. Sono anche andata a trovarla in Finlandia e lei è venuta qui!A scanso di equivoci: no, non studio finlandese. Però sto imparando qualche parola per diletto e mi piacerebbe approfondire lo studio della lingua, se mai avrò il tempo.
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Come ho sempre pensato, è una cultura davvero molto diversa rispetto ai miei gusti… pure le confezioni non mi convincono -.-Però è sempre figo immergersi quanto e come possibile in altre culture^^Moz-
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Conosco i salmiakki (mi ha sempre affascinato la Finlandia e mi sono un po' documentata), ma non li ho mai provati, ma lo farò sicuramente. Per quanto riguarda gli amici di penna, è sicuramente utile, ma mi stanco facilmente. Devi contattare una marea di gente, di cui il 10% non ti dà retta, il 20% è poco interessante, il 30% ti risponde solo per non essere scortese e potrei andare avanti, ma non lo farò. Magari, con l'anno nuovo, cercherò di essere più paziente e di cercare qualcuno 🙂
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Sei troppo ammeregano Moz!
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Io ho assaggiato la cucina polacca e l'ho trovata fantastica!Ma dei russi non so nulla se non che fanno video in cui bevono e ballano come dei folli, oppure si lanciano in imprese mirabolanti (tutta cultura street contemporanea! Ahaha! :°D)! A parte gli scherzi trovo che tu stia facendo una bellissima scelta, anche se è differente provare i prodotti tipici in loco rispetto a quelli importati!
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Questo è vero. Infatti punto ad andarci in Russia. Spero un giorno di pubblicare un bel post in cui vi parlo di belle esperienze 🙂
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Ottimo post!Mi hai conoscere cose che non sapevo davvero. E' la prima volta che vedo del cibo russo 🙂
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Sono contenta di essere stata utile 😀
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