Shell Shock

Molte volte, forse troppe, ci siamo dimenticati di non essere nulla più che gorilla parlanti. Siamo animali, capaci di esprimere emozioni e pensieri parlando, scrivendo o imbrattando una tela. Siamo figli della Terra come tutte le altre bestie, solo un po’ più capaci e con un pollice opponibile. In quanto tali, abbiamo istinti, paure, nevrosi. Ebbene sì, abbiamo paura. L’oltreuomo? Puah, una stronzata.
Questo pensiero, poco condivisibile, è scaturito dal mio cervello da bertuccia dopo aver visto questa foto:

Il protagonista della foto è un soldato di trincea. Gli occhi vuoti e il sorriso nevrotico sono dei chiari segni di shock post traumatico.
Guardando questa foto, mi viene da domandarmi se sia proprio un caso che la psicoanalisi si sia sviluppata proprio nel Novecento… Forse prima non serviva. Forse prima era diverso. Chi lo sa.
Intanto, noi che adesso ci sentiamo così evoluti e al passo coi tempi, impauriti da nulla dopo aver affrontato disastri nucleari e genocidi, siamo figli di questi poveracci, che come agnelli impauriti, non capivano cosa li uccidesse… L’aria? Come si fa ad uccidere un uomo con l’aria? Gas? Cos’è??
Erano uomini, come sono uomini i nostri padri, fratelli, fidanzati… Poi, dopo la guerra, sono diventati degli storpi tremanti, i cosidetti scemi di guerra. Scemi? Siamo sicuri sia la giusta definizione?

Lo shock post traumatico lo ritroviamo in Mrs Dalloway,  dove Septimus Smith è la perfetta rappresentazione di un uomo sconvolto dai cadaveri e dalle macerie del primo conflitto mondiale. Una versione più moderna della stessa patologia la ritroviamo in Taxi Driver. Travis Bickle è un ex marine reduce dal Vientnam, alienato, depresso e insonne. Proprio questa sua condizione lo condurrà a un folle gesto…

Per saperne di più sull’argomento, vi consiglio fortemente il documentario di Enrico Verra, Scemi di Guerra.

8 pensieri riguardo “Shell Shock

  1. Dallo shock post-traumatico una scrittrice africana, Aminatta Forna, ha tratto un buon (lungo) romanzo. Si intitola “Il ricordo dell'amore”. La guerra in questione è quella che ha devastato la Sierra Leone negli anni 90. Il titolo non è granché ma è un'ottima lettura. Ne ho scritto qui.

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